Quando il vento impetuoso sconsiglia ai turisti la vita da spiaggia, un salto tra i graniti di Capo Testa può rivelarsi un’esperienza memorabile.
La Cala di Mezu è un’ampia baia esposta alla furia del ponente e racchiusa fra imponenti e tormentate formazioni granitiche. Queste rocce magmatiche intrusive risalgono a circa 300 milioni di anni fa e l’azione combinata delle mareggiate, del vento carico di salsedine e soprattutto dell’idrolisi le ha pazientemente frammentate, scavate e consunte in forma di tafoni dalle forme bizzarre, mute sentinelle destinate a proteggere un territorio di inestimabile valore.
I più intrepidi conoscitori del luogo non si privano del piacere di un’esplorazione notturna in tutta la zona circostante: la luna piena alta nel cielo rende superfluo l’uso delle torce e permette di vivere un’esperienza decisamente adrenalinica, con rocce dalle forme spettrali che paiono animarsi nella penombra livida della notte.
Capo Testa è un sito di interesse comunitario (S.I.C.).
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