Cala Coticcio è un vero spettacolo per gli occhi: racchiude due favolose spiaggette gemelle rivolte a sud e separate da un grosso sperone di granito rosa, ornato da ginepri e macchia mediterranea. Data la sua posizione a ridosso delle alture dell’isola, la cala è perfettamente riparata dai venti più forti, quelli del quarto quadrante: ponente e maestrale.
Le spiaggette si raggiungono anche da terra, tramite un accidentato sentierino, in circa tre quarti d’ora di marcia. Il grande documentarista Folco Quilici (recentemente scomparso) in uno dei suoi splendidi libri si attribuiva la paternità del soprannome che tutt’ora questa caletta si porta dietro: Tahiti. Vale la pena di consigliare una splendida vista della cala dalla vedetta posta sul Monte Teialone (212m), la cima più alta dell’arcipelago, e dal Poggio Stefano (198m).
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