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Snorkeling a Cala Corsara, Spargi – Parco Nazionale dell’arcipelago di La Maddalena (Sardegna)

La Post-produzione digitale riveste una fondamentale importanza nella fotografia professionale. I principali ambiti d’intervento sono la corretta gestione del colore, il superamento dei limiti tecnici propri del mezzo fotografico e la rimozione degli elementi di disturbo nelle immagini.

Vi garantiamo una solida competenza nella gestione delle varie fasi di post-produzione digitale, ed un continuo processo di aggiornamento sulle innovazioni tecniche e operative che la professione richiede. Allo scopo di rendere più chiare le applicazioni pratiche della post-produzione, ve ne proponiamo alcune brevi descrizioni e relativi esempi tipici.

Gestione del colore

La corretta gestione del colore, nell’era digitale, ha un ruolo fondamentale tra le competenze che ogni fotografo professionalmente preparato deve avere, nonostante venga spesso trascurata anche dagli stessi addetti ai lavori. Noi vi garantiamo che ogni singolo passo del nostro flusso di lavoro contempla un’attenzione particolare a questo aspetto, dalla ripresa alla post-produzione. Per una corretta resa cromatica delle immagini, esigenza particolarmente sentita nella fotografia commerciale (still-life e cataloghi) e di documentazione culturale (beni artistici, architettura, paesaggio), è necessario adeguare il flusso di lavoro ai parametri qualitativi appropriati.

Con la calibrazione e profilazione del sistema fotocamera/obiettivi tramite Color Checker (che consente di preservare gli originali rapporti cromatici e di allineare le temperature colore delle singole lenti) possiamo garantirvi una resa cromatica costantemente uniforme e realistica. Lo sviluppo dei files raw tramite il profilo generato con la Color Checker è soltanto il primo step dell’intera catena, seguito poi dalla scelta del più appropriato profilo colore per la post-produzione (solitamente ProPhoto RGB a 16 bit) e dalle successive esportazioni per gli usi specifici (stampa e web). L’utilizzo di un monitor wide-gamut di alta fascia ci permette di gestire adeguatamente il colore anche per impieghi editoriali e stampa fine-art.

Nota per una corretta visualizzazione del sito: tutte le immagini piane e interattive ospitate in questo sito, per ottimizzare la fluidità delle panoramiche interattive, non possiedono un profilo colore incorporato. Gli utenti con monitor wide-gamut devono quindi impostare manualmente l’emulazione sRGB.

Estensione della gamma dinamica

Si tratta di una particolare tecnica di ripresa e montaggio destinata principalmente alla fotografia d’interni, necessaria per compensare il forte divario di luminosità che separa gli ambienti interni da quelli esterni (non percepito dall’occhio, ma registrato dalla macchina fotografica) in modo che tutta l’immagine mostri buoni dettagli sia nelle ombre che in piena luce. L’utilizzo di questa metodologia operativa diventa però fondamentale nella fotografia immersiva: sarebbe infatti impossibile nascondere a 360° le lampade e i pannelli diffusori necessari per illuminare la stanza nel modo tradizionale.

Tutte le nostre fotografie in interni (tradizionali o immersive) sono realizzate mediante la ripresa di esposizioni multiple; le immagini ottenute vengono poi assemblate combinando l’uso di un software specifico per l’HDR (high dinamic range) con l’intervento manuale di fotoritocco. Il risultato è un’immagine che non tradisce la verosimiglianza della scena, ma anzi ne restituisce con maggior completezza ed efficacia le caratteristiche. La tecnica delle esposizioni multiple, abbinata alle riprese sferiche, apre la strada ad altre interessanti contaminazioni multimediali e collaborazioni virtuose: possiamo infatti realizzare mappe sferiche d’illuminazione HDRI, molto utili ai modellatori 3D per illuminare i loro oggetti digitali.

procedura bracketing per HDR
Fotografie e Post-produzione: Claudio Muzzetto / PHOTO&PANO – Cliente: A.I.R.E.
Fotoritocco professionale

Il fotoritocco realmente riuscito è quello che non si vede: ne consegue un problema di etica professionale, in quanto tramite software si può manipolare a piacimento “la realtà”, imponendo di fatto alle persone un’immagine di fantasia al posto di quella reale. Se questo non rappresenta un problema nel caso, ad esempio, d’immagini creative pensate per una campagna pubblicitaria (dove lo scopo principale è colpire l’osservatore per vendergli “un sogno”) può invece diventare un fattore di ambiguità quando s’intende proporre la descrizione fedele di una scena reale, ad esempio per la promozione istituzionale del territorio.

Il nostro impegno, nella realizzazione delle immagini panoramiche di paesaggio o di strutture ricettive, è quello di preservare quanto più possibile la fedeltà alla visione reale, limitando quindi l’azione del fotoritocco alle sole problematiche tecniche connesse al montaggio delle immagini. Esistono però molti ambiti operativi nei quali l’intento di manipolazione della realtà è ben dichiarato, come ad esempio per l’integrazione di simulazioni edilizie 3D su di una base fotografica, oppure quando si vogliano produrre immagini di natura creativa, in cui l’impronta estetica personale è determinante rispetto alla verosimiglianza della scena raffigurata.

A seguire, proponiamo alcuni casi tipici di fotoritocco a scopi pubblicitari.

gioiello pre ritocco - Bito Fotografie
gioiello post ritocco - Bito Fotografie
Fotografie e Direzione Artistica: Bito Fotografie – Cliente: Crocus – Post-produzione: Claudio Muzzetto / PHOTO&PANO
post-produzione fakir - Bito Fotografie
Fotografie e Direzione Artistica: Bito Fotografie – Cliente: Promodoro – Post-produzione: Claudio Muzzetto / PHOTO&PANO
post-produzione climber - Bito Fotografie
Fotografie e Direzione Artistica: Bito Fotografie – Cliente: Promodoro – Post-produzione: Claudio Muzzetto / PHOTO&PANO