La neve in Sardegna è un evento raro, nelle zone costiere.
Per i giovani teresini è stata una vera sorpresa veder fioccare la neve in abbondanza nel loro paese natale, Santa Teresa Gallura. L’ultima nevicata copiosa risaliva infatti al 1985, preceduta da quella ancor più celebre del 1956, così spesso ricordata nei racconti dei loro genitori e nonni per la sua straordinaria intensità e durata. Io stesso posso annoverarmi tra coloro che hanno assistito per la prima volta a questo singolare capriccio atmosferico in una località costiera che è invece identificata, nell’immaginario collettivo anche degli stessi abitanti, come una meta tradizionale del turismo estivo.
Ovviamente, l’occasione è troppo ghiotta per lasciarsi sfuggire un’avvincente escursione fotografica!

La celebre spiaggia Rena Bianca si presenta ai miei occhi meravigliati in un’insolita veste invernale.

Durante la trasferta esplorativa, in direzione Capo Testa, m’imbatto in atmosfere vagamente scandinave.

Granito e macchia mediterranea riposano sotto un dolce manto di neve.

A Capo Testa le pietre spaccate di una vecchia cava introducono il visitatore alla vallata di Cala di l’Ea (dell’acqua), così denominata per la fonte naturale che si trova poco distante.

Un’improvvisa schiarita svela una vallata di Cala di L’Ea meravigliosamente imbiancata e quasi abbagliante, un paradiso temporaneo per pochi visitatori avventurosi: in quest’occasione, soltanto cinque o sei persone sparse e un paio di cani hanno avuto il privilegio di ammirarla dal vero, così innevata. Questa zona è decisamente più nota come “Valle della Luna”, un appellativo nato dalla fantasia dei suoi primi frequentatori hippies all’inizio degli anni ’70.
Bellissimi questi posti con una spolverta di neve, e bravissimo Claudio a pianificare la sessione di scatto in modo da non lasciare impronte 😉